Amiche e amici del Capri Comics, oggi è Halloween, o Aluin, se amate le uscite da memelord by De Luca.

Una festività che in Italia non viene sicuramente affrontata con la spensierata serietà degli Stati Uniti, e anzi viene spesso bollata come una cagata pazzesca, una imposizione turbo-capitalistica, o addirittura una demoniaca celebrazione anti-cristiana.

Paura eh?

Sia quel che sia, non ci impantaneremo in questo dibattito e ci limiteremo ad aiutarvi nella scelta di un film per la serata, o pre-serata, più spaventosa dell’anno. 

Sappiamo bene che i cataloghi dei nostri servizi di streaming preferiti possono diventare dei veri e propri labirinti di esasperazione. A volte passiamo più tempo a scegliere che non a guardare il dannato film o la danna serie, giusto?

L’offerta, a volte, è a dir poco soverchiante, ma non disperate: oggi siamo qui per consigliarvi 4 horror di diverso tipo che vi terranno incollati allo schermo e vi faranno dormire con la lucina accesa. E se non vi bastano le nostre parole, cliccate sul titolo in azzurro e sparatevi i relativi trailer.

Ora però bando alle ciance e facciamo largo al terrore…

Il consiglio di Massimo: La casa delle bambole – Ghostland

La casa delle bambole – Ghostland, quarto film di Pascal Laugier, dimostra platealmente che il “come” si racconta una storia è sempre più importante del “cosa” si racconta.

La trama, infatti, è estremamente semplice, ad un passo dall’essere banale: una famiglia problematica si trasferisce in una nuova casa e viene assalita da due maniaci.

“Che palle!”, direste voi, e invece il film risulta dannatamente intrigante, destabilizzante e persino toccante, e questo solo grazie alla sua calibrata unione di home invasion, traumi psicologici, scontri familiari, rivalse personali, riflessioni meta-narrative e spruzzate di slasher.

Tutti i personaggi, da quelli inizialmente odiosi a cui vorremmo mettere le mani al collo, fino a quelli orribili e mostruosi, hanno un loro perché intrigante e grondante di possibili spunti di riflessione.

Un gioiellino da non perdere, sempre che abbiate stomaci e menti forti.

Il consiglio di Gaetano: It Follows

Credetemi, se soffrite di paranoie o se volete performare l’atto riproduttivo, questo Halloween o anche nei mesi a venire, forse questo film sarebbe da evitare.

Perché?

Perché qui la persecuzione inarrestabile del mostro assassino di turno si trasmette per via sessuale di persona in persona, come una specie di malattia/maledizione venerea. In più, dopo aver visto It Follows, per qualche giorno guarderete con sospetto chiunque vi si avvicini lentamente da una grande distanza.

Un film che riesce nel suo intento di trasmettere sensazioni sgradevoli, ma che sa regalare anche alcune suggestioni da teen-movie interessanti e ben inserite nella struttura complessiva.

Una prova di regia moderna e intelligentissima nell’esordio da regista di David Robert Mitchell, che fa del weird, dell’horror e della suspense i suoi valori fondanti.

Il consiglio di Davide: [•REC]

Se volete spaventarvi ed entrare nel vivo dell’azione, con il pericolo che vi arriva in faccia quando ormai è troppo tardi, un buon falso documentario horror è ciò che fa per voi.

In [•REC], diretto da Jaume Balagueró e Paco Plaza, le parole d’ordine sono infatti tensione, adrenalina ed escalation. Insomma: niente scampagnate stracciapalle nei boschi di Blair e simili in attesa che accada qualcosa, qualunque cosa, per resuscitarvi dalla noia.

Trama concisa, terrificante e claustrofobica: una reporter e il suo cameraman seguono la routine notturna di una squadra di pompieri finché non restano tutti bloccati in quarantena (che termine strano per il 2007) dentro un palazzo i cui inquilini si trasformano in mostri assetati di sangue. Poveracci: magari avessero scelto un’altra sera… e invece no.

Perfetto per gli amanti dei b-movie intelligenti e ricchi di jumpscare. 

Il consiglio di Roberto: Babadook

Babadook, film d’esordio di Jennifer Kent, è un horror che racconta di un orrore terribilmente reale e quotidiano, dei vuoti affettivi dell’infanzia che vengono riempiti da liquami fatti di paure e fragilità e che si tramutano “materialmente” nel Babadook, l’uomo nero che infestava i nostri incubi da bambini.

La trama ci racconta di Amelia, che ha perso il marito a causa di un incidente d’auto avvenuto nello stesso giorno in cui ha dato alla luce il loro unico figlio Samuel. La madre ed il piccolo dovranno affrontare una presenza sinistra che si annida nella loro casa.

Senza abusare di jumpscare ed altri facili espedienti, questa pellicola punta ad insinuare nell’animo dello spettatore una profonda inquietudine, caratterizzando e raccontando i nostri protagonisti e facendoci vivere, in un crescendo nevrotico di irrequietezza, il disagio e la disperazione dei personaggi.

Babadook è la solitudine ed il dolore della perdita di Amelia, è la paura e l’assenza di un padre per Samuel, è il vuoto lasciato dai traumi della vita. Un film che ci spinge a riflettere, a scoprire la parte in ombra del nostro animo. Babadook ci insegna che il buio fa una paura tremenda ma va affrontato.

Toc… toc… bussano alla porta…

I consigli sono finiti, amici e amiche.

Adesso tocca a voi scegliere come spaventarvi stasera.

“Il sentimento più forte e più antico dell’animo umano è la paura, e la paura più grande è quella dell’ignoto.” H.P. Lovecraft

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Classe ‘92. Laureato in/appassionato di: lingue, letterature e culture straniere. Giornalista pubblicista, divoratore di storie, scribacchino di pensieri propri e traduttore di idee altrui.

Gaetano Ricci
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200 anni al giorno. Non laureato, non studiato, poco letterato e quasi analfabeta, però mi piace leggere le cose e capire perché mi piacciono.

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Classe '90. Farmacista per sbaglio, noto accumulatore di giochi da tavolo. Nasce e cresce a suon di Marvel e Disney e tanto basta...

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Classe '91. Amante delle arti visive, della musica ed appassionato delle culture pop asiatiche. Scarabocchiatore freelance.

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