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Geppo, un diavolo buono che in realtà era un angelo sfortunato che svenendo finisce all’inferno al momento della ribellione di Satana, è un personaggio dei fumetti geniale, conosciuto da varie generazioni. La sua “vita” editoriale ha avuto alti e bassi e per i collezionisti accademici è esercizio acrobatico non indifferente riuscire ad archiviarli tutti, considerando che in parte è stato fumetto all’interno di altri fumetti, ma anche periodico con testata autonoma e addirittura in periodi più recenti mini-libro andato letteralmente a ruba nelle fiere di settore. Un risultato quest’ultimo che la dice lunga su un “disegno” che ha visto i suoi natali addirittura alla fine degli anni Cinquanta, ma che ha accompagnato le prime letture dei piccoli nelle epoche successive, è stato fumetto imperdibile per gli adulti nell’epoca degli “alternativi” a Topolino in edicola, da Braccio di Ferro a Tiramolla, da Soldino sino, appunto, a Geppo.
La sua è una storia straordinariamente esilarante, un angelo tramutatosi in diavolo, che vive all’inferno dove, però, caso unico tra i suoi “colleghi”, cerca di andare in soccorso per aiutare i dannati dei vari gironi infernali. Un’attività che va in contrasto con il volere di Satana, che, invece vorrebbe farne un diavolo cattivo come tutti gli altri. Ad onor del vero tra le storie figura anche un’altra versione, quella di Geppo trasportato in Paradiso da una cicogna per diventare un angelo, ma Satana riesce a corrompere la cicogna alcolizzata, a colpi di vino, e ad avere questo piccolo diavoletto tra le sue fila, anche se, data la sua natura, risulta essere un continuo fallimento in fatto di cattive azioni. In ogni caso Geppo è per tutti il fumetto di un diavolo buono, che compie azioni benefiche e suscita le ire di Satana, una narrazione che spesso è raffigurata dal re dei diavoli che rincorre il buon Geppo che negli anni, anche nei disegni ha assunto sempre più la fisionomia del buono sia nei tratti del viso che in quel fisico tondeggiante e non spigoloso.
Nelle varie vite editoriali di Geppo sono comparse anche varie figure di comprimari, da Tomeo, un giovane studente svogliato, con il quale vive divertenti avventure “infernali” a Salvatore, perfido serpente tentatore, che si diverte a farsi beffa di Geppo tanto buono quanto ingenuo. E ancora, tra gli amici animali di Geppo, anche il gatto Caligola, sempre pronto a ideare progetti per sterminare topi, se non fosse che il diavoletto buono è anche ingenuo, goffo e imbranato tanto da bloccare senza volerlo le aspirazioni di Caligola. Inoltre c’è Fiammetta, figlia di Satana ma fidanzata segreta di Geppo, meno spietata del padre e quindi più vicina all’animo buono di Geppo, e il figlio maschio di Satana, in realtà adottivo, Berlicche. E l’estro originale e creativo del suo papà, ovvero Giulio Chierchini, il quale disegnò anche la prima storia, si vede anche nella costruzione dei sopracitati comprimari che sono anche la rappresentazione dei sentimenti non solo buoni ma anche cattivi degli esseri umani, sui quali fortunatamente vince l’ingenuità di Geppo. Per quanto concerne i disegni poi il testimone passò a Giovan Battista Carpi e a Luciano Gatto. A seguire a Pierluigi Sangalli quando iniziò a lavorare per Bianconi, un duo al quale si deve la decisione e il merito di una vera e propria testataautonoma dedicata a Geppo. Sangalli fece evolvere il personaggio fino all’ingresso di Sandro Dossi nella realizzazione delle storie, prima del ritorno di Sangalli che disegnò di fatto le ultime storie negli anni Novanta. Le ultimissime uscite editoriali sono datate 2011 conil volume “Geppo-Inferno 2000”, nel 2013 il volume “Geppo il buon diavolo” per RW Edizioni, seguito nel 2014 da “Diabolicamente Geppo”.
About the author
Giornalista pubblicista, aspirante redattore per il Papersera, aspirante collezionista della serie a fumetti “Inside Woody Allen”, libro sul comodino: “Su con la vita, Charlie Brown! Come affrontare i problemi di ogni giorno con l'aiuto dei Peanuts”, lettore del prossimo Alan Ford che uscirà in edicola.