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Julia Kendall, la criminologa. Julia una giovane donna che vive e lavora a Garden City, è praticamente la trasposizione in fumetto, edito da Sergio Bonelli, di Audrey Hepburn, una delle attrici preferite del suo autore, Giancarlo Berardi. Per la casa per antonomasia dei fumetti italiani, la Sergio Bonelli Editore, va detto che Berardi era già nella scuderia con Ken Parker e, proprio il calo di vendite delle avventure di questo originale personaggio del genere western, è di fatto alla base della nascita di Julia. Al 96 di Tulip Street, in compagnia solo della sua gatta Toni, questa affascinante criminologa si occupa dello studio dei reati e della “psiche” dei suoi esecutori.

Ad onor del vero la professione principale di Julia è sempre legata alla criminologia ma nelle vesti di docente alla Hollyhock University di Garden City. Le sue avventure a fumetti, però, sono legate soprattutto alle sue vesti di consulente criminologa sia per istituzioni che per privati cittadini, spesso in collaborazione con Leo Baxter, investigatore privato e migliore amico di gioventù, e con il Garden City Police Department, in particolare con il tenente Alan Webb e con il sergente Ben Irving, che non rinunciano alle capacità di Julia come vera e propria investigatrice. Lo stile narrativo è molto originale con Julia che racconta le sue imprese che si concludono quasi sempre assicurando alla giustizia i criminali attraverso uno scritto tipo “caro diario”. A “fidelizzare” il lettore è anche la sua capacità di essere molto umana e sensibile, quasi a immedesimarsi nella testa dei sospettati. Un filo sentimentale lega Julia nonostante la location delle sue storie a Garden City, con l’Italia, ed in particolare con Napoli, Genova, Roma e Venezia, “cartoline” di avventure all’ombra dello Stivale in compagnia di Ettore, alias Ettore Cambiaso, commissario di Polizia di Genova, divorziato e padre di una figlia, una relazione prevalentemente a distanza, ma che prosegue stabilmente nelle storie che escono con periodicità mensile regolare per la Sergio Bonelli Editore. 

A proposito di pubblicazioni targate “Julia” ci sono anche dei libri cartonati che raccolgono più storie a tema, o albi speciali a colori in corrispondenza di eventi, e addirittura proprio per il filone di episodi ambientati in Italia che ha riscosso particolare successo da parte del pubblico fumettaro, è stato editato un prezioso “Viaggio in Italia”, un cartonato che riunisce all’insegna del tema comune le avventure tricolori di Julia. Una menzione speciale merita, inoltre, il numero 209 della serie regolare dal titolo “Vedi Napoli e poi muori” di Giancarlo Berardi, Maurizio Mantero, Steve Boraley, uscito per la prima volta in edicola nel 2016. Un piccolo grande capolavoro che percorre la periferia napoletana, con le sue contraddizioni e le sue ambientazioni a volte simil-western, ma soprattutto mette in scena il meglio di Napoli, ovvero il teatro e i suoi grandi interpreti, con Julia che durante la sua storia “incontra” Eduardo, Titina De Filippo, Tina Pica, Totò che un attento lettore può riconoscere in un barbiere piuttosto che in una signora alla fermata dell’autobus tra le tavole di uno degli albi più belli di sempre di “Julia”.

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Giornalista pubblicista, aspirante redattore per il Papersera, aspirante collezionista della serie a fumetti “Inside Woody Allen”, libro sul comodino: “Su con la vita, Charlie Brown! Come affrontare i problemi di ogni giorno con l'aiuto dei Peanuts”, lettore del prossimo Alan Ford che uscirà in edicola.

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