Amiche e amici del Capri Comics, quest’oggi continuiamo la nostra serie di articoli dedicati al mondo dei wargame e delle miniature. Se nel precedente articolo ci siamo immersi in un cupo mondo fantasy rinascimentale, stavolta ci spostiamo nella nostra galassia nel 41° millennio, di quello che è oggi uno dei prodotti di punta della Games Workshop. Seguiteci, poiché nella tetra oscurità del lontano futuro c’è solo guerra.
Sistema di gioco
Sulle regole ci troviamo abbastanza in linea con quello che abbiamo detto in Warhammer Fantasy, ovvero che, dopo aver assemblato un’armata con i punti concessi ad inizio partita, i turni dei giocatori si dividono in fase di movimento, fase di sparo, fase psionica e fase di corpo a corpo. Il gioco vanta ad oggi ben dieci edizioni, di cui l’ultima uscita nel 2023.
Ambientazione e fazioni
Le vicende si svolgono nella nostra Via Lattea in un lontano futuro distopico e decadente, dalle tinte gotiche e medievaleggianti (astronavi simili a cattedrali, castelli d’acciaio, computer e tecnologie avanzate che si affiancano a strumenti anacronistici come pergamene e calamai), in cui l’umanità cerca costantemente di sopravvivere agli assalti di alieni e demoni. La galassia è controllata dall’Imperium: un sistema feudale umano fondato millenni prima da una figura nota come “l’Imperatore”, venerata da tutta la popolazione. Anche in questa ambientazione è presente quello che si potrebbe definire magia, ovvero i poteri “psionici”: speciali abilità paranormali che alcuni individui sfruttano attingendo con le proprie menti ad una dimensione chiamata Warp. Sebbene il termine “psionici” possa suggerire qualcosa di simile ai poteri dei Jedi di Star Wars, si tratta di qualcosa di molto più pirotecnico: oltre alla classica telecinesi, lettura del pensiero o lancio di scariche elettriche, offrono la possibilità di scagliare palle di fuoco, cambiare aspetto, lanciare maledizioni o persino di evocare. Tuttavia si tratta di poteri di cui è meglio non abusare, poiché il Warp è anche il luogo da cui provengono demoni ed altri orrori pronti a corrompere chi ne fa uso o interi mondi.
Le fazioni sono suddivise in tre macro categorie, di cui elencherò le più note tra quelle giocabili:
Imperium: possiede numerosi rami militarizzati come l’Astra Militarum (il numeroso esercito base), l’Adeptus Mechanicus (scienziati cyborg che venerano la tecnologia e costruiscono quello di cui l’imperium ha bisogno), l’Adepta Sororitas (suore guerriere, braccio armato della chiesa dell’Imperatore) e l’Inquisizione (corpo di polizia che ha il compito di sventare l’eresia verso il culto dell’Imperatore e i tentativi di corruzione da parte di altre fazioni). Ma il fiore all’occhiello delle armate dell’Imperium, nonché icona del gioco, sono gli Space Marines: super soldati geneticamente potenziati la cui estetica e armamentario sono un misto tra un classico guerriero spaziale e un cavaliere medievale. Anche gli Space Marines sono suddivisi in squadre ognuna con i suoi colori, cultura e caratteristiche.
Xeno: le varie razze aliene che spesso si scontrano con l’Imperium per vari motivi, tra cui troviamo gli Orki (simili agli orchi fantasy, leggermente più tecnologici, ma altrettanto scemi e violenti), gli Eldar/Eldar oscuri (elfi spaziali, residui di un impero ormai decaduto e spaccato a causa della loro arroganza), i Tirandidi (simili agli Alien, sono famelici esseri che viaggiano per la galassia divorando pianeti), i Necron (cadaveri robotici simili a Terminator con un tocco di egizio), le Leghe di Votan (Nani spaziali) e i T’au (razza umanoide giovane e tecnologicamente avanzata).
Caos: anche qui ritroviamo le forze demoniache degli dei oscuri presenti anche nella controparte fantasy del gioco. Anche il Caos annovera tra le sue file degli Space marines corrotti, a loro volta suddivisi in squadre che presentano ciascuna caratteristiche peculiari. Insieme ad essi troviamo i già citati demoni, cultisti e mutanti.
Tuttavia questa è solo la punta dell’iceberg, poiché si tratta di un universo incredibilmente vasto e sfaccettato, esplorabile sia con le altre fazioni giocabili che con le altre modalità come Kill Team o prodotti derivati come Necromunda.
Il fascino di questo mondo oscuro.
Sebbene avessi conosciuto questo mondo tramite Warhammer fantasy e la rivista ufficiale della Games Workshop, White Dwarf, il primo approccio con Warhammer 40.000 è stato con il videogioco per PS3 Space marine, un titolo d’azione in cui interpreti appunto uno di questi super soldati intento a respingere un attacco degli Orki, facendosi strada attraverso orde di nemici a suon di fendenti e pallottole. Un’esperienza in grado di farti sentire una vera e propria macchina da guerra, arrabbiata ed inarrestabile. Sebbene anche quel gioco scrostasse solo la superfice di questo universo, è comunque riuscito a farmici appassionare e quello che mi ha più colpito, al di la della sua cupezza, è proprio la sua caratterizzazione, con questo mix di antico e futuristico dalle tinte gotiche, ma soprattutto la grande storia che c’è dietro, incredibilmente ricca e sfaccettata. Ad una prima occhiata la sua mole può intimidire e sembrare un mondo in cui praticamente il bene non esiste (questo infatti lo era solo nelle prime edizioni), tuttavia vi assicuro che non è così: in giro per internet ci sono numerosi contenuti che possono aiutarvi a comprenderla in modo facile e veloce e vi assicuro che, per quando si tratti di un universo distopico, degli sprazzi di luce ci sono eccome. Inoltre, la cosa a mio avviso più bella, la storia incentiva anch’essa alla personalizzazione dei propri modelli e armate, consentendovi di crearne anche di vostre sempre nuove.
Conclusioni
Sebbene possa sembrare una semplice trasposizione in chiave fantascientifica del gioco precedente, Warhammer 40.000 offre a livello di gioco un’esperienza strategica più “moderna” rispetto alla controparte fantasy, con la ricerca del miglior posizionamento delle truppe per avere vantaggio sugli avversari. La vastissima gamma di modelli, elementi scenici e libri delle fazioni che permette un’ ottima libertà a livello di pittorico, rendendo anche stavolta tutto perfetto anche per l’implementazione in sessioni di gioco di ruolo. Se siete amanti della fantascienza dal gusto un po’ retrò, dalle tinte fosche o cercate un’esperienza strategicamente più tattica, vi consiglio vivamente anche questo gioco. Restate sintonizzati, nel prossimo articolo sui wargames esploreremo i Reami Mortali del discendente di Warhammer Fantasy: Warhammer Age of Sigmar.
About the author
Classe ’96. Appassionato di antichità e laureato in Archeologia e Storia delle Arti. Amante del fantasy, dai libri ai GDR, e con l’hobby del disegno. Quando vide la sua prima miniatura dipinta a mano fu un colpo di fulmine: da allora, la sua spada è il suo pennello, con cui dipinge le sue armate.