Questo sarebbe il titolo che l’Uomo Fumetti dei Simpson affibbierebbe a questo articolo. Senza appello alcuno.
E visto che sono un ragazzo degli anni ‘90, quasi ogni mio riferimento culturale passa attraverso la lente gialla di Matt Groening, che sul collezionismo, tema dell’articolo di oggi, ha “accumulato”, è il caso di dirlo, diverse battute e situazioni esilaranti per chi questo mondo lo conosce e lo vive, tutte incarnate dalla mitologica figura del suddetto uomo fumetti.
A tal proposito, sapete cos’è lo “slabbing”?
No, no, lasciate stare quel sito nero e arancione: si parla di far valutare un prodotto, generalmente un fumetto, e poi sigillarlo in maniera quasi definitiva per evitare che possa perdere valore.
Ora, io sono e sarò sempre un ragazzino che vuole giocare con i suoi pupazzi e leggere i suoi albi, e credo che il valore affettivo di un’emozione sia incalcolabile rispetto ad un prodotto chiuso e non fruibile, come un salmone nel banco frigo del supermercato.
Però, è vero anche che tutto ha un valore, e le suggestioni del collezionismo più radicale toccano corde che non hanno niente a che fare con la fruizione. È proprio un’altra strada, quindi cercherò di darvi qualche idea al riguardo. Ovviamente, per chi conosce queste realtà, questo articolo non dirà nulla di nuovo, ma magari qualche giovane novizio là fuori che si ritroverà a leggere queste parole, potrebbe trovarle utili per nutrire la propria passione.
Chissà…
Iniziamo allora direttamente con la categoria che ha i prezzi più alti, quella dei fumetti, e buttiamo subito giù qualche cifra.
Volete la prima apparizione di Superman come nuova, in gergo “mint condition”? A soli 3,2 milioni di dollari, Action Comics #1, può essere vostra, mentre per l’Uomo Ragno, la prima apparizione in Amazing Fantasy vol. 1 #15, si attesta su un ragionevole milioncino, o poco più, a seconda delle fluttuazioni del mercato.
Scendendo con i prezzi, a soli 200,000$ potrete invece mettere le vostre luride zampe sul prototipo di G.I. Joe.
Invece per Star Wars andrebbe stilata una categoria a sé stante, in quanto è stato forse il primo vero marchio NerdPop ed il suo merchandising andava, o forse tutt’oggi va, dal bellissimo al cringe più assoluto.
Anche tra videogiochi e giochi in scatola ci attestiamo su cifre importanti, ma una categoria in grado di fare saltare il banco è sicuramente quella delle carte sportive da collezione. Parliamo dell’equivalente Americano del nostro album Panini, con ben 12,6 mln$ per la carta di Mickey Charles Mantle.
Ora, dopo esserci rifatti gli occhi, veniamo al principale motivo per cui ho voluto affrontare questo argomento: l’unico anello, e non parlo di quello usato nei film di Peter Jackson. Mi riferisco a quello annunciato dalla Wizard of the Coast, mamma di Magic: The Gathering, che svilupperà un’espansione ambientata nella Terra di Mezzo. Potevano quindi esimersi dallo stampare una singola ed unica copia della carta dell’anello, nella lingua nera di Mordor, con un’art estesa, foil, ecc.
Lungi da me esaminare in questa sede il fenomeno “Magic Banking”, ossia la pratica di acquistare e vendere carte al momento giusto, al pari delle azioni della borsa. L’operazione della Wizard con l’unico anello, non può però non ricordare il biglietto d’oro di Willy Wonka. Purtroppo, calcoli alla mano, abbiamo tutti più probabilità di vincere alla lotteria che di trovare questa carta.
Difficile anche non pensare alla corruzione mentale che tale carta potrà provocare, trasformando il possessore in un vero e proprio Gollum. Spero che chi la troverà avrà davvero la purezza d’animo di camminare fino al Monte Fato e distruggerla o venderla per migliaia, forse milioni di dollari.
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Classe '90. Farmacista per sbaglio, noto accumulatore di giochi da tavolo. Nasce e cresce a suon di Marvel e Disney e tanto basta...