Amiche e amici del Capri Comics, dopo un primo articolo introduttivo, oggi vi parlerò di una delle case produttrici di punta nel mondo dei wargames tridimensionali, con cui ho peraltro iniziato a praticare quest’hobby: l’azienda britannica Games Workshop.

Un po’ di storia

La Games Workshop è stata fondata nel 1975 da John Peake, Ian Livingstone e Steve Jackson a Bolingbroke Road, Londra. Durante i suoi primi anni era un’azienda che produceva giochi da tavolo in legno, come backgammon o mulino, ma si dedicava anche all’importazione e vendita di giochi di ruolo tra cui Dungeons and dragons.

Nel 1979, la Games Workshop diede il via alla produzione di miniature per giochi di ruolo, con la fondazione della Citadel Miniatures, insieme ad una propria linea di giochi da tavolo, diventando a tutti gli effetti un editor. Tuttavia, è solo nel 1983 che l’azienda britannica darà vita a quello che diventerà il suo primo prodotto di punta: Warhammer fantasy battles, seguito nel 1987 da Warhammer 40.000 e nel 2001 da La terra di mezzo. La casa produttrice partecipò anche alla creazione del famoso gioco Hero Quest nel 1989. Oggi la Games Workshop ha il suo quartier generale a Nottingham e vanta numerosi negozi in Europa, Stati Uniti, Canada e Australia, aprendo nel 2017 anche una community online.

Se ne avete l’occasione, vi consiglio vivamente di visitare i negozi: sono molto forniti, con stupendi tavoli da gioco, e il personale è assai gentile. In più, per i neofiti, propongono anche delle demo di partite e pittura completamente gratis, il tutto con grande simpatia e professionalità.

Prodotti principali

Di seguito troverete una panoramica generale dei giochi e dell’ampia gamma di miniature realizzate dall’azienda.

Warhammer fantasy battles/Age of Sigmar

Wargame che riprende gli elementi classici del fantasy e li inserisce in un’ambientazione simil-rinascimentale che ricalca in parte il nostro mondo, dai toni cupi e gotici. I giocatori controllano eserciti di miniature raffiguranti le razze tipiche del genere, come elfi, umani, nani, orchi, ecc. ognuna caratterizzata da uno stile di combattimento ed abilità uniche. Tuttavia, nel 2015 la Games Workshop prende una decisione a mio avviso un po’ azzardata: per dare una rinfrescata al gioco, la vecchia ambientazione viene totalmente troncata e il tutto diventa Warhammer Age of Sigmar, con un vero e proprio rifacimento dell’ambientazione, ora meno cupa, e di parte del sistema di gioco, per renderlo più fruibile.

Questo purtroppo ha portato all’uscita di produzione di alcuni dei vecchi eserciti e l’introduzione di modelli completamente nuovi, ora anche più dettagliati e a volte persino “monumentali” (alcuni raggiungono delle dimensioni considerevoli in confronto ai modelli di base). In un primo momento è come se l’azienda si sia voluta concentrare solamente sul lato artistico a discapito del gioco, ma piano piano ha sempre più approfondito l’ambientazione e rifinito le regole.

Anche se a mio parere il fascino del vecchio Warhammer fantasy rimane indiscusso, alla fine la nuova incarnazione del gioco, uscita dopo uscita, ha saputo catturare la mia attenzione.

Warhammer 40.000/The Horus Heresy

Si tratta della trasposizione in chiave fantascientifica di Warhammer Fantasy. Ambientato in un futuro distopico nella nostra Via Lattea, mette in scena uno stile artistico che fonde elementi tipici della fantascienza, come armi avanzate e astronavi, con quelli del fantasy come la magia, qui chiamata “potere psionico”, e i castelli. Un esempio di questa combinazione sono gli iconici Space Marines, super soldati il cui design è un misto tra degli astronauti e dei cavalieri medievali.

The Horus Heresy è una sorta di espansione prequel che aggiunge alle armate una gamma di miniature in resina ed altamente scenografiche ma costose, considerabile come una “collezione premium”, prodotta dalla filiale Forge World. Per quanto sia stato focalizzato sul titolo precedente, la cosa che trovo affascinante di questa ambientazione è il suo connubio tra passato e futuro, come una sorta di medioevo 2.0, con castelli d’acciaio e navi spaziali simili a cattedrali, anche se a tratti può risultare persino più cupa di Warhammer fantasy, un po’ come le prime stagioni del Trono di spade, per intenderci.

La Terra di mezzo

Trasposizione wargame del celebre mondo di Tolkien, i cui modelli e scenari sono realizzati in modo da riprodurre le più importanti battaglie e scene viste soprattutto nelle pellicole di Peter Jackson del Signore degli anelli e Lo Hobbit, il tutto potendo scegliere se utilizzare le forze del bene o del male. Si può anche riprodurre sotto forma di diorama qualche momento preciso, come l’arrivo di Gandalf alla Contea oppure la fuga dei nani dalle prigioni di Bosco Atro dentro i barili. Consiglio vivamente questo gioco a tutti coloro che hanno amato le trilogie cinematografiche o il Signore degli anelli in generale, sia per la sua fedeltà al materiale originale, sia all’introduzione di modelli che permettono di realizzare le vostre scene e storie ambientate nella magica Terra di mezzo.

Prodotti secondari

Oltre ai giochi citati pocanzi, la Games Workshop offre tutta un’altra serie di prodotti e modalità di gioco secondarie.

1) Warhammer Underworlds (Age of Sigmar): gioco da tavolo su plancette di cartone in cui due o più bande da guerra si sfidano per il completamento di una serie di obbiettivi. Prevede l’utilizzo sia di miniature che di carte.

2) Warcry (Age of Sigmar): una via di mezzo tra il Warhammer Age of Sigmar standard e Underworlds. Anche qui delle bande da guerra costituite al massimo da una decina di modelli si sfidano per completare una serie di obbiettivi, ma questa volta strutturati in maniera più narrativa, dallo stampo quasi ruolistico.

3) Kill team (Warhammer 40.000): l’unico gioco secondario che ho avuto modo di giocare per adesso, semplicemente la versione futuristica di Warcry con meccaniche simili la cui unica differenza è negli scenari.

4) Aeronautica Imperialis (Warhammer 40.000): gioco di battaglie aere tra le astronavi delle varie fazioni.

5) Adeptus Titanicus (Warhammer 40.000): battaglie tra enormi robot su mappe estese.

6) Necromunda (Warhammer 40.000): simile a Kill team, ma incentrato sulle lotte tra le bande criminali che infestano il pianeta Necromunda.

7) Blood Bowl (Warhammer Fantasy): il più inusuale tra i giochi secondari. Delle squadre rappresentanti le principali fazioni si affrontano in una “semplice” partita di football, non perdendo però l’occasione di darsele di santa ragione.

8) Warhammer Quest (Age of Sigmar): gioco cooperativo in cui fino a quattro giocatori devono superare determinati scenari affrontando orde di mostri.

Colori e attrezzi per pittura e modellismo

Nel già vasto catalogo della casa produttrice è presente una vasta gamma di colori e attrezzi per l’assemblaggio e la pittura dei modelli come pennelli, colle, tronchesine e limette. I modelli vengono venduti in scatole di montaggio, ovvero che tutti i pezzi sono attaccati a degli sprue di plastica, da cui devono essere liberati e ripuliti prima di essere assemblati. Tra i colori se ne possono trovare anche di particolari, insieme ad accessori per decorazioni ed effetti speciali per abbellire la miniatura. Ho particolarmente apprezzato questa gamma di colori per la loro versatilità e semplicità di utilizzo, dato che sono a base d’acqua quindi risciacquabili senza problemi, asciugano in due minuti e dopo si possono stratificare senza che si mischino tra loro quando vengono stesi, rendendo più semplice lavorare sui dettagli. Tuttavia il tappo della boccetta, con all’interno una linguetta per agevolare il caricamento del pennello senza sporcarlo troppo, può causare a volte una fuoriuscita di colore, ma è un difetto che non compromette il processo di pittura. Potete tanto dipingere seguendo l’esempio sulla scatola del modello, tanto sbizzarrirvi per renderlo unico e accattivante.

La Black Library

Pensavate che la Games Workshop si limitasse solamente ai giochi e al modellismo? E invece no. Per gli amanti della lettura c’è anche la Black Library fondata nel 1997, letteralmente “La biblioteca nera”. No, non si tratta di una biblioteca occulta o di magia nera, bensì una grande collana di romanzi con cui potrete approfondire le ambientazioni e le vicende principali dei mondi di Warhammer. Al momento l’unico romanzo che ho avuto modo di leggere è stato “Vampire wars, l’eredità” del 2010: una lettura che consiglierei vivamente nel periodo di Halloween e se amate le storie di vampiri più alla Dracula di Bram Stocker o Nosferatu. L’unica pecca è che al momento non tutti i libri sono ancora stati tradotti in italiano, ma non vi preoccupate vi basterà solo attendere un po’, ma se la cosa non vi spaventa leggeteli, perché se vi incuriosiscono gli universi di Warhammer hanno davvero molto da offrire.

Rivista White Dwarf e Warhammer +

Assieme ai giochi e le attrezzature per la pittura la Games Workshop offre anche due servizi ad abbonamento: la rivista White Dwarf e il sito Warhammer +. White dwarf, iniziata nel 1977, è un mensile in cui l’azienda britannica parla di tutti gli aspetti principali dei suoi giochi, tra cui anche report di partite, creazioni degli appassionati, consigli pittura e novità. Warhammer + invece è un servizio ad abbonamento online per certi versi simile a White dwarf, ma che offre anche delle mini serie animate sul mondo di Warhammer 40.000 ed Age of sigmar, oltre che a contenere molte delle pubblicazioni passate.

Un piccolo extra

In conclusione la Games Workshop, da semplice negozio di importazione e vendita di giochi, è diventata un vero e proprio colosso del mondo dei wargames e delle miniature. Per quanto inizialmente Warhammer possa sembrare un hobby un po’ costoso e che richiede tempo, l’azienda ha trovato la maniera di venire incontro alle esigenze e i gusti di tutti coloro che ci si vogliono avvicinare, sia solo per giocare, solo dipingere (infatti per loro c’è anche un concorso di pittura ufficiale chiamato Golden Demon) o fare entrambe le cose. Inoltre grazie alla sua ampia varietà di prodotti riesce ad accontentare chi vuole crearsi un grande esercito per grandi partite e chi invece cerca scontri più piccoli e veloci. Infine, per quelli che vogliono solo semplicemente immergersi nelle ambientazioni, oltre ai romanzi… ci sono anche i giochi di ruolo, con cui potrete avere il piacere di interpretare i vostri personaggi preferiti, dall’abile cacciatore di streghe in Warhammer Fantasy al poderoso Space marine in Warhammer 40.000.

È stato un mio carissimo amico a farmi scoprire questo mondo straordinario, che ancora oggi continua ad appassionarmi, non solo per il mio amore per i fantasy, ma soprattutto per la soddisfazione che mi regala il poter dare praticamente “vita” ad un semplice pezzetto di plastica o metallo con pennello e colori.

Con questo concludiamo la panoramica. Prossimamente ci saranno nuovi articoli in cui andremo ad approfondire i singoli giochi. Restate sintonizzati.

About the author

+ posts

Classe ’96. Appassionato di antichità e laureato in Archeologia e Storia delle Arti. Amante del fantasy, dai libri ai GDR, e con l’hobby del disegno. Quando vide la sua prima miniatura dipinta a mano fu un colpo di fulmine: da allora, la sua spada è il suo pennello, con cui dipinge le sue armate.

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.