Amiche ed amici del Capri Comics, a quasi due mesi dalla conclusione del nostro evento principale, per l’appunto il Capri Comics, ci troviamo ancora immersi in un misto di emozioni e riflessioni legate a quanto accaduto durante la manifestazione.
Da un lato, l’entusiasmo e l’energia condivisa tra gli appassionati che hanno partecipato ed i nostri ospiti continuano a gratificarci e darci una forte spinta emotiva; dall’altro, il lavoro organizzativo che ha reso possibile tutto questo merita ancora di essere pienamente assorbito e analizzato, anche in ottica di miglioramenti futuri da apportare all’evento.
Con questo spirito, abbiamo deciso di fare qualche domanda ai nostri ospiti, per rivivere insieme l’atmosfera del Capri Comics e scoprire di più sulla loro esperienza.
Passo la parola quindi ad Emanuele Tenderini e Linda Cavallini, che ringraziamo ancora una volta per il loro contributo:
– Se vi chiedessimo di descrivere il Capri Comics con tre aggettivi, quali scegliereste e perché?
Esotico: era la prima volta che vedevamo Capri ed Anacapri e le suggestioni che questa splendida isola ci hanno donato, richiamano sicuramente paesi lontani. La ricercatezza, la natura, il mare e l’infinito cielo, lasciano emozioni indelebili.
Leggero: come una brezza! Il vostro festival è fresco e piacevole, non funestato dai ritmi asfissianti di altri eventi simili. Per la prima volta ci siamo rilassati, ad un festival.
Giovane: nonostante abbia sulle spalle le sue “primavere”, il Capri Comics è ancora una festa che sembra nuova. Ha in sé la semplicità delle prime sperimentazioni, la gioia del voler trasmettere l’amore per i fumetti, come quando li leggevamo da piccoli. Un amore puro, per il nostro medium preferito.
– Cosa ci suggerireste di migliorare?
Sicuramente c’è da trovare un modo per aprirsi di più al pubblico “casual” che, in quei giorni, si trova sull’isola!
Perché, per esempio, non coinvolgere qualche locale con l’invenzione di un “menù fumetti”, una mostra mercato in piazza? Per ora il Capri Comics è, giustamente, per appassionati; ma un festival potrebbe servire anche per raccontare della vostra passione a chi non la conosce! Con eventi dedicati e rivolti alle tante persone presenti!
Anni fa partecipammo ad un festival a Nizza e la bellezza dell’evento era proprio quella di trovare tanti piccoli stand di libri nelle strade della città, così che un turista, incuriosito dalle pubblicazioni, potesse avvicinarsi a tanti fumetti che magari non conosceva.
– E cosa invece non cambiereste mai?
La vostra ospitalità è impareggiabile! La semplicità, ma anche il forte senso di gruppo che vi contraddistingue, rende questo festival solido e di qualità! Come trattate voi gli ospiti, non ha eguali! Non cambiate mai l’amore che avete per il fumetto e il rispetto per la lettura, sono alla base di qualsiasi evento di grande prestigio, a prescindere dai soldi e dai guadagni!
In queste risposte traspare il fatto che il nostro amore per il fumetto viene percepito anche dai professionisti che chiamiamo in causa, e questo è di grande importanza per noi.
Faremo sicuramente tesoro delle riflessioni che sono emerse da questa mini intervista per far sì che questo amore possa propagarsi ed arrivare a quante più persone possibile, che è parte della nostra mission.
Si torna al lavoro per rendere l’isola un posto più magico, un saluto a tutti!
About the author
Classe '91. Amante delle arti visive, della musica ed appassionato delle culture pop asiatiche. Scarabocchiatore freelance.