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L’Uomo Tigre, probabilmente conosciuto dalle generazioni oggi over quaranta e non solo, come un cartoon mitico da vedere puntata dopo puntata in tv con la sua indimenticabile sigla, nasce, in realtà, come fumetto manga e diviene solo successivamente un cartone animato di grande successo in Italia. Scritto da Ikki Kajiwara e illustrato da Naoki Tsuji, il manga dell’Uomo Tigre venne pubblicato in Giappone dal 1968 al 1971 dalla casa editrice Kōdansha. Dai disegni sono state, poi, tratte le serie televisive anime prodotte da Toei Animation e più precisamente la prima nel 1969, la successiva nel 1981 e la più recente dal titolo “Tiger Mask W” nel 2016. La storia, universalmente conosciuta, la ricordiamo, è quello di un orfano, Naoto Date, cresciuto dopo la fine della Seconda guerra mondiale, che un giorno in visita allo zoo realizza che il suo desiderio più grande è quello di diventare come una tigre e combattere le ingiustizie subite da lui e dagli altri orfani. Naoto, dunque, fugge, lasciando i compagni per incontrare un emissario della Tana delle Tigri, un’associazione non proprio ligia alle regole, dove si addestrano i futuri lottatori di wrestling, provenienti da ogni parte del mondo.

E così per dieci anni Naoto Date si sottopone ad allenamenti durissimi sino a diventare un adulto crudele, lottatore malvagio prima negli Stati Uniti e poi in Giappone. In terra nipponica Naoto Date (Uomo Tigre), torna a far visita a quello che era stato il suo orfanotrofio, incontra l’ex compagna Ruriko e gli altri bambini e questo lo spinge a decidere di sostenere tutti gli orfani con il denaro incassato dalle vittorie dei suoi incontri. Una volta saldato il debito contratto dall’orfanotrofio con uno strozzino, dunque, lasua intenzione era combattere onestamente, ma una legge della Tana delle Tigri impone ai lottatori, per tutta la durata della loro carriera, di devolvere la metà degli introiti all’associazione, pena la morte per tradimento. A questo punto inizia la saga dell’Uomo Tigre, sottoposto ogni volta a incontri mortali, contro i sicari mandati dall’associazione, che in modo lecito ed illecito, cercano di uccidere il traditore. 

L’Uomo Tigre lotta con tutte le sue forze per liberarsi da questa “condanna” e intanto, partecipa anche ai Campionati Mondiali di wrestling. Nell’incontro finale contro il capo della Tana delle Tigri, a Naoto gli viene tolta la maschera, un gesto che lo porta a uccidere di botte il suo avversario e a mettere fine anche all’associazione. L’Uomo Tigre lascerà poi il Giappone per rifarsi una nuova vita. Per appassionati ed esperti delle avventure de l’Uomo Tigre va ricordato che nel 2013 è uscito Tiger Mask, un film live action basato sulla serie. È notizia del novembre 2024, poi, una nuova edizione targata Panini Comics in sette volumi del manga L’Uomo Tigre – Tiger Mask di IkkiKajiwara e Naoki Tsuji, che ha di fatto ispirato la serie cartoon. L’Uomo Tigre – Tiger Mask sarà riproposto in questa versione in volumi di oltre quattrocento pagine ognuno, in bianco e nero, (formato 11.5 x 17.5 cm), brossurati, conmateriali extra inediti in Italia. Curiosità finale: in Giappone, ci sono stati molti casi di donazione anonime agli orfanatrofi, firmate proprio con il nome di Naoto Date.

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Giornalista pubblicista, aspirante redattore per il Papersera, aspirante collezionista della serie a fumetti “Inside Woody Allen”, libro sul comodino: “Su con la vita, Charlie Brown! Come affrontare i problemi di ogni giorno con l'aiuto dei Peanuts”, lettore del prossimo Alan Ford che uscirà in edicola.

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