Zanardi Massimo, iconico personaggio nato dall’estro assoluto della matita di Andrea Pazienza. Ed è lo stesso fumettista, disegnatore, pittore, di origini marchigiane scomparso a soli trentadue anni e che è ritenuto uno degli artisti più rappresentativi e innovativi del fumetto italiano, in una intervista uscita su “Linus” a fare un quadro perfetto, sintetico ed efficace di chi sia il personaggio Zanardi. “Zanardi è il vuoto. L’assoluto vuoto che permea ogni azione”. Queste le sue parole per presentare una delle sue creature meglio riuscite. Un liceale ribelle e ripetente, “sbandato” direbbero le nonne di un tempo, disegnato e rappresentato con un viso spigoloso ed il naso adunco. “Quando disegno dei nasoni grandi, a pera – spiegava lo stesso Andrea Pazienza – voglio avvertire la gente che si tratta di una storia soft, quando invece comincio a fare i nasi a becco allora si tratta di storie dure”. Le storie di Zanardi, estreme, scorrette, quasi “disturbate” tra violenza, droga, omicidi, insomma una “vita spericolata” sono ambientate nella “sua” Bologna, dove è uno studente ripetente del liceo scientifico Fermi. I suoi inseparabili amici sono Sergio “Pietra” Petrilli e Roberto “Colas” Colasanti, ma per un personaggio sui generis come Zanardi alias “Zanna” non si tratta di amici, l’amicizia è un sentimento e lui è, invece, un cinico, spietato, romanticamente pessimista e anticonformista. 

Più corretto, probabilmente, definire “Pietra” e “Colas” compagni di avventure. Zanardi, secondo molti, è una sorta di alter ego dello stesso AndreaPazienza. Insomma, si potrebbe con audacia definirlo in parte un fumetto autobiografico, in fondo anche il disegnatore nella sua intensa e troppo breve vita viene descritto come ribelle e anticonformista. Zanardi è un fumetto, senza ombra di dubbio, indiscutibilmente, politically scorrect. Si presenta fondamentalmente come un personaggio tragico con avventure dove non si censurano scenari di droga e violenza sempre più cinici e crudeli così come una certa libertà rispetto all’argomento sesso. La prima apparizione di Zanardi è sulla rivista “Frigidaire”, che nel marzo del 1981 pubblica “Giallo scolastico”. A seguire ci saranno le storie “Pacco”, “Verde matematico” e poi tutte le altre. In totale si tratta di diciassette uscite su “Frigidaire”, “Corto Maltese” e “Comic Art”. La prima raccolta di storie di Zanardi è datata, invece, due anni dopo, il 1983, per la “Primo Carnera Editore”. Ne fanno parte “La proprietà transitiva dell’uguaglianza” (che venne disegnata per l’occasione), “Giallo scolastico”, “Pacco” e “Verde matematico”. Nel volume entra anche “Giorno”, dove, in realtà, non appare Zanardi. Molto significativa e suggestiva è la descrizione del personaggio Massimo Zanardi che si legge, poi, in un’altra pubblicazione di raccolta. 

In “Tutto Zanardi”, infatti, per la collana “Coconino Cult” è scritto: “il naso è affilato come una lama. Lo sguardo vuoto come quello del predatore. È uno studente del liceo, sempre a un passo dalla maturità. Non ha amici, ma complici: Colas, il bello, a cui nessuna donna sa resistere, e Petrilli, dal naso a pera, sempre inadeguato. È Massimo Zanardi, il protagonista più irriverente del fumetto italiano. Creato da Andrea Pazienza all’inizio degli anni Ottanta, incarna un nuovo tipo di devianza, disincantata e individualista, che chiude definitivamente i conti con l’idealismo del decennio passato. Impersona la controffensiva a un mondo spietato e vizioso, scatenata con l’inarrestabile furore della giovinezza. Zanardi è l’unico personaggio che Andrea Pazienza porta avanti fino al momento della prematura scomparsa. Con il passare degli anni, diventa più feroce e selvaggio che mai, in perenne conflitto con i demoni dell’ipocrisia e del conformismo. Di fronte all’aberrazione che ci circonda, Zanardi oppone una resistenza strenua e a volto scoperto, che non teme ma invece si nutre dell’odio della gente”. Il personaggio di Zanardi è arrivato anche al cinema nel film “Paz!” di Renato de Maria, dedicato all’opera del fumettista, dove era interpretato dall’attore Flavio Pistilli.

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Giornalista pubblicista, aspirante redattore per il Papersera, aspirante collezionista della serie a fumetti “Inside Woody Allen”, libro sul comodino: “Su con la vita, Charlie Brown! Come affrontare i problemi di ogni giorno con l'aiuto dei Peanuts”, lettore del prossimo Alan Ford che uscirà in edicola.

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