Amiche e amici, eccomi, dopo un po’, a parlarvi di un argomento che di solito non tratto: i videogiochi. Ma qui si parla di botte tra supereroi Marvel, quindi… sguazzo nel mio!

Andiamo quindi a parlare quindi di questo Hero Shooter GRATUITO uscito a dicembre!

Hero Shooter: botte con i poteri!

Quindi, prima di vedere il gioco, esaminiamo questo genere di videogiochi, relativamente nuovo.
Gli sparatutto in prima persona hanno sempre infiammato il pubblico competitivo, che poteva combattere in arene più o meno realistiche capaci di mettere tutti sullo stesso piano, favorendo il bilanciamento del gioco ma sacrificando creatività e personalizzazione in un mercato dove ogni giocatore vuole essere ben distinto dagli altri.

Perciò, in Battelfront 2, bellissimo gioco a tema Star Wars, fu introdotta la possibilità di interpretare degli eroi iconici. Questa possibilità accese una scintilla nei cuori di ogni nerd.

La Blizzard prese la palla al volo e sviluppó il gioco che diede lustro e via a questo genere: Overwatch. Qui si partiva da una IP completamente nuova, ricca di eroi strabilianti e splendidamente caratterizzati, che hanno fatto immediatamente breccia nel cuore di tutti i giocatori.

Overwatch: Origins Edition_20181116203140

Ogni personaggio selezionabile in questo genere ha abilità uniche e ruoli bel definiti. Generalmente vengono suddivisi in tre macro categorie: 1) i Tank, personaggi altamente corazzati, ergo gente grossa che può subire ingenti danni e mantenere la posizione; 2) i Support, che curano, teletrasportano, aumentano o diminuiscono i danni e un sacco di altre cose strane e sporche che nessuno vuole mai fare, ma che permettono di vincere la maggioranza delle partite; 3) infine i DamagePerSecond, la cui parola d’ordine è danni, tanti, tantissimi, e inflitti senza pietà nei modi più disparati: arco, mitraglie, katane, revolver, pugni e calci. Questi ultimi sono i personaggi amati da tutti, i bomber, quelli che portano le kill a casa e che, quindi, soddisfano il bisogno fittizio di viulenz fittizia.

Overwatch però è stato un capostipite talmente brillante da oscurare tutti quelli che hanno provato a cavalcare l’onda di questo genere, compreso il suo stesso sequel, Overwatch 2.

E allora… perché la Marvel si è lanciata in questa avventura?

La risposta, a parer mio, è semplicissima.

Marvel Rivals: bisogno fisiologico

Se la Blizzard, con personaggi ex novo ha avuto un grande successo, era solo questione di tempo prima che il vero Pantheon di Dei moderni diventasse protagonista di un Hero Shooter.

Marvel Rivals è l’esemplificazione del gioco che io e quelli come me facevano da bambini: fingersi dei supereroi, ad esempio mettendosi le posate tra le dita o dipingendo un coperchio a strisce bianche, rosse e blu e sognando di lanciarlo con traiettorie folli e rimbalzi perfetti. E se devo spiegarvi queste fantasie… non possiamo essere amici.

Quindi, sì. Facciamo che io sono Wolverine e tu Hulk e mi puoi lanciare nell’iconica “fastball special”!

I personaggi da cui attingere sono milioni, e per ora, quelli giocabili sono ben 33, quasi il triplo di Overwatch, che all’uscita ne contava 12.

Mettendoci questi fattori e la “furbizia” di rilasciare gratuitamente il gioco, l’equazione porta ad un solo risultato: 20 milioni di utenti in due settimane. Ovviamente i soldi li guadagneranno con monete virtuali per comprare i pass stagionali, che sono comunque davvero economici, per ora…

5€ per il pass stagionale… e se anche solo un 10% dei giocatori lo acquista… beh fate voi i conticini.
Dal punto di vista tecnico non mi lancerò in confronti o speculazioni. È lo stesso identico sistema di Overwatch tanto che quando l’ho mostrato a mio fratello ha esclamato “ahhhhh, ma è una reskin di OverWatch!”

Ovviamente, ai 20 milioni di cui sopra non frega assolutamente nulla che sia lo stesso gioco, finché possiamo darci botte con i nostri eroi preferiti.
In conclusione, molto semplicemente, vi aspetto online con Marvel Rivals, per rivivere un po’ del “facciamo finta che…” supereroistico che da bambini ci ha plasmati nei nerd che siamo oggi.

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Classe '90. Farmacista per sbaglio, noto accumulatore di giochi da tavolo. Nasce e cresce a suon di Marvel e Disney e tanto basta...

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