Amiche e amici, ci siamo: è arrivato il Ferragosto! Che poi, da piccolo, io mi chiedevo: ma che senso ha una festa al centro dell’estate? È sempre festa, no? Poi sono cresciuto, ho iniziato a lavorare in un luogo turistico, e quindi, per me, questa festività continua ad essere inutile. Certamente, pensarci mi ricorda moltissime cose, ed in questo articolo vi consiglio qualcosa per vivere meglio la settimana di Ferragosto! 

Episodi dei Simpson

Anni fa, le estati non erano così calde come ora, signora mia! Però, negli anni ‘90, per due monelli sfiancati dai pranzi della nonna, non rimaneva che una siesta forzata, spesso passata a guardare i Simpson, le cui puntate “estive”, rappresentano per me delle vere e proprie chicche di scrittura.

Immergetevi allora nel “Kampeggio Krusty”, che vi riporterà ai giorni in colonia con altri bambini, passati a fare lavori forzati più che giochi.

“La finestra sul giardino”, invece, con le sue ispirazioni thriller, vi ricorderà le vostre più incredibili avventure estive, ma soprattutto la grande importanza e popolarità degli amici con la piscina.

Questi sono i miei preferiti, ma coi Simpson c’è davvero solo l’imbarazzo della scelta. 

Fumetti

In estate, per un piccolo nerd non esisteva cosa più piacevole che recuperare tutti i fumetti che avevi lasciato appesi a causa della scuola e delle altre attività. E quindi giù a soffiare tra le pagine appiccicate, pregando che nulla si strappasse, e che l’inchiostro non si fosse scambiato, tra calore, sudore e bibite ghiacciate.

Per me, un valore affettivo particolare lo hanno le storie degli X-Men, che negli anni ‘90 andavano fortissimo. Un’incredibile confusione scaturiva poi nella mia mente, quando, negli speciali estivi della Marvel, le mie amate storie di botte e superuomini, responsabilità e doveri, venivano intervallati da bizzarre immagini nelle quali i miei eroi preferiti erano… in costume… da bagno… e prendevano il sole… e persino Ironman vestiva il suo costume sopra l’armatura… wtf…

Era tutto divertente e strano, piacevole e confusionario. Insomma: erano gli anni ‘90, e le anatomie di Jim lee la facevano da padrone.

Se doveste recuperare quelle storie (e vi consiglio comunque di farlo), forse le troverete stupide, ma quello che posso dire è che durante quelle estati, quegli speciali mi hanno divertito, incuriosito, turbato e fatto sudare, forse anche più di quanto riuscì poi a sorprendermi Manara, poco dopo, durante l’adolescenza.

E scusate se è poco. 

Segue carrellata che grida anni ‘90…

Giochi e videogiochi

Inutile dire che le giornate estive della pre-adolescenza si consumavano in tornei casalinghi di Tekken, Street Fighter e Pro Evolution Soccer. Ci si vedeva nel pomeriggio e, in base al numero di partecipanti, si sceglieva la modalità del torneo: eliminazione diretta oppure una serie di triangolari da fare spavento alle stesse olimpiadi. 

Per questo sono sempre felice quando annunciano un nuovo Tekken o Street Fighter: non perché effettivamente ci giochi, ma perché sogno che alcune tradizioni possano essere riportate in auge, fosse solo per un pomeriggio. Magari proprio grazie a questi nuovi capitoli… o alla nuova serie Netflix di Tekken… chissà… chissà…

Film

Tutti questi sentimenti malinconici, ma anche altri vivaci ed allegri, vengono riassunti e raccontati dal piccolo gioiellino della Pixar che è Luca. Vorrei spenderci qualche parola in più, perché il film merita davvero, ma il caldo ormai mi ha sfiancato e quindi, senza troppa vergogna, prendo una scorciatoia e lascio che a parlarvene per bene sia il mio amico delle vacanze… 

E quindi? 

Non so bene, a cosa serva questo articolo. Forse a dare consigli, forse a mettere nero su bianco qualche amarcord.  

Spero quindi che queste poche righe, scritte di fretta, su una nota del cellulare, possano regalarvi qualche ora rinfrescante, e/o che riescano a rievocare in voi qualche momento piacevole delle vostre estati spensierate.

Per me ha funzionato, scrivendole. 

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Classe '90. Farmacista per sbaglio, noto accumulatore di giochi da tavolo. Nasce e cresce a suon di Marvel e Disney e tanto basta...

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