Amici del Capri Comics, oggi vogliamo consigliarvi un nuovo ed interessante fumetto, tutto campano, incentrato sulla rivisitazione di alcune delle più intense fiabe italiane. Si tratta di Senzapaura, scritto da Marco Ferrandino, disegnato da Ciro Sannino e pubblicato da Douglas Edizioni per la collana L’albero dell’arte.
L’importanza delle fiabe
Cos’è, davvero, una fiaba? Come nasce? Cosa rappresenta? Come si diffonde? A cosa serve?
Domande alle quali molti autori e studiosi hanno cercato e trovato riposta. Risposte diverse, come naturalmente si confà ad un argomento così vario, indefinito e fuori dallo spazio e dal tempo come le fiabe.
Se ne è occupato anche J.R.R. Tolkien, uno dei padri del fantasy moderno, nonché profondo conoscitore dei sostrati linguistici e antropologici posti alla base del folkore, di cui le fiabe rappresentano una delle massime espressioni. Nel saggio Sulle fiabe, Tolkien affermò come le fiabe mescolassero e lasciassero sobbollire insieme ingredienti quali mitologia, storiografia, agiografia e racconti popolari, producendo così contenuti utili, tanto ai bambini quanto agli adulti di varie epoche, a sviluppare e consolidare esperienze psicologiche come scoperta, evasione e consolazione.
Anche Italo Calvino, uno dei più importanti narratori italiani del Novecento, ha voluto concentrarsi sul valore sociologico delle fiabe, tanto da farne l’oggetto principale di uno dei suoi libri più famosi, la cui natura viene perfettamente espressa dal suo titolo completo: Fiabe italiane raccolte dalla tradizione popolare durante gli ultimi cento anni e trascritte in lingua dai vari dialetti da Italo Calvino.
Il libro di Calvino, uscito nel 1956, si poneva appunto l’ambizioso intento di condensare la tradizione fiabesca italiana in un’unica raccolta scritta in lingua italiana standard, come peraltro già fatto, nel corso dell’Ottocento, dai fratelli Grimm per le fiabe tedesche e da Afanas’ev per quelle russe.
L’avventura non è poi così lontana…
Una lunga premessa, amici del Capri Comics, per introdurvi, speriamo con qualche coordinata in più, al fumetto di cui vi parliamo oggi, Senzapaura di Ferrandino e Sannino, nel quale la tradizione popolare italiana prende letteralmente vita.
L’opera ripropone proprio alcuni dei personaggi raccolti da Calvino, trasponendoli stavolta come parte integrante, sebbene nascosta, del mondo reale, proprio come le fiabe rappresentano spesso una importante componente formativa, anche se latente, del nostro vissuto, individuale ma anche collettivo.
In una Napoli dei giorni nostri, infatti, la giovane Rita e il suo amico, il tenebroso Giovannin Senzapaura, dovranno recuperare le piume magiche di un orco ed usarle per scongiurare una terribile malattia che sta mettendo in ginocchio la società delle fiabe. Per portare a termine la loro missione, Rita e Senzapaura metteranno su una squadra di improbabili eroi, nella qualesi arruoleranno, più o meno volontariamente, anche gli incorreggibili ladri Cric e Croc e il pavido principe Canarino.
Sceneggiatura e disegni
Partita inizialmente con il passo lento e calibrato di un giallo, la sceneggiatura di Ferrandino si trasforma ben presto in una coinvolgente avventura per ragazzi, nella quale un gruppo di malcapitati “perdenti” riesce a superare divergenze e diffidenze, mettendo così le proprie qualità al servizio degli altri.
I disegni di Sannino, dal tratto nervoso ma estremamente solido, raffigurano in maniera chiara e concreta gli eventi narrati e le espressività dei personaggi. Dal punto di vista dell’impaginazione e della regia, invece, le sue matite esplorano e sperimentano con notevole creatività le varie possibilità e soluzioni offerte dal medium fumetto.
Altrettanto gradevoli e stimolanti sono i diversi inserti nei quali il passato favolistico dei vari personaggi viene raccontato attraverso l’espediente del blog “La Locanda delle Fiabe”, periodicamente aggiornato dalla protagonista Rita. Sarà proprio lei, allegra e altruista, nonché visceralmente legata alle storie che sin da bambina la aiutano ad affrontare i momenti più bui della sua vita, a spingere gli altri personaggi a collaborare nella risoluzione del dramma che affligge il mondo fatato.
La lenta ma progressiva rinascita del fantasy Italiano
L’impianto noir-fiabesco di Senzapaura non può che rimandarci a Fables, serie a fumetti creata da Bill Willingham e pubblicata dalla Vertigo tra il 2002 e il 2015, nella quale vari personaggi del folklore si ritrovano a fondare una comunità clandestina a New York dopo essere stati costretti ad abbandonare il loro mondo d’origine.
Dove però la serie americana si concentrava perlopiù sulla tradizione anglosassone e centro-europea, il fumetto di Ferrandino e Sannino si dedica esclusivamente alle fiabe italiane rielaborate e riunite da Calvino, dando così alla storia un sapore specificatamente italiano. Dopotutto, il nostro paese può vantare un bacino folkloristico estremamente vasto, profondo e vitale: una base di partenza perfetta per raccontare storie che siano di concetto e di intrattenimento allo stesso tempo.
In questo senso, Senzapaura rappresenta un gradito ed interessante apporto al fantasy italiano, che negli ultimi anni sta prendendo sempre più forza e consapevolezza, come peraltro testimoniato dai recenti due film “fiabeschi” di Matteo Garrone, Il racconto dei racconti (2015) e Pinocchio (2019).
Vi consigliamo allora di leggere e supportare “Senzapaura” di Ferrandino e Sannino: vi troverete immersi in un’avventura divertente e intrigante, che ci appartiene intimamente, proprio perché intessuta con i fili di quei racconti che ci accompagnano sin dalla più tenera età, quando certi personaggi incredibili li sentivamo così vicini da poterci quasi parlare, e certe imprese meravigliose ci sembravano così vere da poterle davvero intraprendere.
About the author
Classe ‘92. Laureato in/appassionato di: lingue, letterature e culture straniere. Giornalista pubblicista, divoratore di storie, scribacchino di pensieri propri e traduttore di idee altrui.